Collana: L’Uomo
Firenze 2007
ISBN 978-88-95473-00-0
Pagine 272
€ 22,00
La Psicosintesi di Roberto Assagioli nell’interpretazione di uno dei suoi allievi e collaboratori diretti. Una raccolta di scritti, dal 1973 ad oggi, nei quali l’Autore affronta e sviluppa temi fondamentali dell’esistenza u mana, quali l’esperienza dell’identità nelle sue fasi evolutive (Io, Tu, Io-Tu, Noi, Sé), le subpersonalità, la dis-identificazione dagli altri, l’auto-identificazione e l’esperienza del Sé, il significato evolutivo della sofferenza, la solitudine e il suo superamento, l’amore e l’amicizia, la libertà e la volontà, la gioia di esserci e la poesia della vita, la fragilità umana e le potenzialità spirituali, l’umiltà e il coraggio, il sentimento inteso come quintessenza e voce forte dell’anima.
Un testo indispensabile per comprendere la Psicosintesi nei suoi valori fondamentali, nei suoi sviluppi attuali e nelle sue potenzialità applicative.
Recensioni
Il messaggio del libro è positivo: l’uomo ci appare sì nella sua complessità che lo può annichilire o portare a lasciarsi vivere, ma l’indicazione di ricercare un atteggiamento di integrazione e sintesi in ogni campo, lo rende capace di migliorarsi ed essendo ogni storia individuale connessa ad altre, automaticamente l’umanità stessa può migliorare. Questo cammino di auto-realizzazione e di consapevolezza di essere parte integrante dell’umanità può essere intrapreso da tutti e a qualsiasi età. Nel vedere poi le immagini di alcune mie opere stampate sul libro Psicosintesi e oltre, mi ha colpito come l’approccio di Alberti nella scelta dell’iconografia non sia formale, ma di contenuto. Fin dal nostro primo incontro Alberto Alberti mostrò interesse per le mie sculture e una notevole sensibilità per questa espressione artistica: sua madre era una scultrice di talento che sicuramente lo ha reso partecipe del suo mondo creativo e delle sue amicizie artistiche. Spesso quando si modella ci lasciamo andare ad una idea senza sapere perché è nata o assecondando un’emozione, un ricordo, un sogno. Con stupore ho constatato quanto significato potevano avere le mie sculture oltre ad un approccio estetico-emozionale […]
‘Matres Dolorosae’ diventa la compassione nel senso vero della parola di co-sentimento, di compartecipazione al dolore, all’angoscia, ma anche alla felicità e alla gioia. Un sentimento che ci coinvolge e ci assimila agli altri fino a provare quello che provano. Citando Dostoevskij nell’Idiota ‘La compassione è la più importante e forse l’unica legge di vita di tutta l’umanità’. Occorre quindi un atto di fiducia nell’uomo come indica Alberti nei suoi scritti: ‘dobbiamo riuscire a pensare che se l’uomo è lasciato libero di essere se stesso, di essere quello che è, non potrà che scegliere il bene suo e allo stesso tempo anche quello degli altri'”.
(in Rivista di Psicosintesi Terapeutica,
Anno X, n. 20, Settembre 2009)